mercoledì 7 settembre 2016

LA PRIMA MOGLIE: ADELAIDA IVANOVNA MIUSOVA,


3. PRIMO MATRIMONIO
ADELAIDA IVANOVNA MIUSOVA,
MADRE DI MITJA. 



Michail Aleksandrovič Vrubel', Ritratto della moglie, 1898



...apparteneva a una nobile stirpe,
abbastanza ricca e famosa, anch'essi proprietari terrieri del nostro distretto

… una ragazza con tanto di dote, anche bella e oltre tutto una di quelle
intelligenze vivaci non così rare nella nostra generazione, ma che già si
trovavano anche nella precedente, abbia potuto sposare una tale nullità,
uno "scorfano", come allora lo chiamavano tutti.

l'azione di Adelaida Ivanovna Miusova era senza
dubbio un'eco di suggestioni altrui e anche dell'esasperazione di una mente
prigioniera. Forse aveva voluto affermare l'indipendenza femminile, andar
contro le convenzioni sociali, contro il dispotismo dei parenti e della
famiglia, mentre una compiacente fantasia l'aveva convinta, poniamo, per
un solo istante, che

Fëdor Pavloviè, malgrado la sua fama di parassita,
fosse tuttavia uno degli uomini più coraggiosi e ironici di quell'era di
transizione verso tempi migliori, mentre non era altro che un tristo buffone
e nulla più. Un altro lato piccante della storia era che il matrimonio fu
preceduto da un rapimento, il che lusingò molto Adelaida Ivanovna

Si sa per
certo che fra gli sposi erano frequenti i litigi, ma, a quanto si dice, non era
Fëdor Pavloviè a picchiare, bensì Adelaida Ivanovna,
donna focosa,
audace, di carnagione olivastra, insofferente
e dotata di una notevole forza
fisica.

Finì che lei abbandonò Fëdor Pavloviè scappando di casa con un
seminarista, un morto di fame che faceva l'istitutore, e lasciando alle cure
del marito il figlioletto Mitja di tre anni.

la famiglia della moglie ricevette notizia della morte di quest'ultima a
Pietroburgo Era morta, a quanto pare, in una soffitta, all'improvviso,
secondo alcune voci di tifo, secondo altre di fame.


Illustrazione: 
Michail Aleksandrovič Vrubel', Ritratto della moglie, 1898