LIBRO VI




Un monaco russo




1. Lo starez Zosima e i suoi ospiti

2. Frammenti della vita dello starez Zosima

* a. il giovane fratello dello starez Zosima
* b. Le Sacre Scritture nella vita dello starez Zosima
* c. Ricordi di giovinezza dello starez Zosima: il duello



* d. Il visitatore misterioso

3. Dalle conversazioni e dai sermoni dello starez Zosima

* e. Cenni sul monaco russo e sul suo possibile valore
* f. Cenni sui padroni e sui servi
* g. Dove si parla della preghiera, dell'amore e del contatto con altri mondi
* h. Si può essere giudici dei propri simili? Della fede ad oltranza
* i. Dove si parla dell'inferno e del fuoco infernale: interpretazioni mistiche

"Fratelli, non abbiate paura dei peccati degli uomini, amate l'uomo anche col suo peccato, perché questo riflesso dell'amore divino è appunto il culmine dell'amore sulla terra. Amate tutta la creazione divina, nel suo insieme e in ogni granello di sabbia. Amate ogni foglia, ogni raggio di luce! Amate gli animali, amate le piante, amate tutte le cose! Se amerai tutte le cose, scoprirai in esse il mistero divino.Una volta che lo avrai scoperto, comincerai a conoscerlo sempre meglio, ogni giorno più a fondo. E alla fine amerai tutto l' universo di un amore totale, completo. Amate gli animali: Dio ha dato loro un principio di pensiero e una gioia senza inquietudine.Non li turbate, non li tormentate, non togliete loro la gioia, non andate contro l'intenzione di Dio.Uomo, non ti esaltare al di sopra degli animali: essi sono senza peccato, mentre tu, con tutta la tua grandezza, insudici la terra al tuo apparire , lasci dietro di te la tua sudicia traccia,e questo, purtroppo, e vero quasi per ognuno di noi! Amate specialmente i bambini , perché anche loro sono senza peccato, come gli angeli, e vivono per purificare e commuovere i nostri cuori, sono per noi come un monito.Guai a colui che offende un fanciullo! "
Penso sia uno dei passaggi più belli letti finora.


Libro VI
b) Della Sacra Scrittura nella vita di Padre Zosima
"Per un grande mistero della vita umana, un antico dolore si trasforma a poco a poco in una quieta, tenera gioia; al caldo sangue della giovinezza succede la pace serena della vecchiaia: io benedico il quotidiano sorgere del sole, e sempre, come prima, il mio cuore gli leva un canto, ma ormai preferisco il tramonto, i lunghi raggi obliqui , e con loro i dolci, pacati, commossi ricordi, le care immagini di tutta una vita lunga e benedetta...

o ragione soltanto, senza più Cristo, come una volta, e già hanno proclamato che il delitto non esiste, che non c'è più peccato. E dal loro punto di vista è vero: infatti, se per te non c'è Dio, che delitto ci potrà mai essere?". Ho riportato più per esteso il tuo stesso passo, Laura, perché piace moltissimo anche a me, e mi ha fatto anche pensare all'amore del Nostro per la Russia, alla convinzione che il popolo russo formasse una grande comunità spirituale che non avrebbe dimenticato Dio. La Storia, per 70 anni almeno, lo ha smentito anche se è pur vero che molti avrebbero ben continuato a professare la loro fede, se questo non fosse stato tassativamente proibito. Nessuna traccia, comunque, del coevo superuomo, c'è qui l'abbandono a un' Entità superiore che aiuta e sostiene (e giudica): ritorna l'idea della colpa, certo, del peccato, ma anche di una possibile salvezza. Ora passo alle Memorie, per poi rileggere, spero assieme a voi, il secondo volume.



Dalle conversazioni e dai sermoni dello starec Zosima... (Libro sesto):
"Ogni giorno e ogni ora, ogni minuto osserva te stesso e bada che la tua immagine sia splendida. Ti potrebbe capitare di passare accanto a un bambino pieno di stizza e pronunciando brutte parole, con l'anima irosa; tu potresti anche non aver notato quel bambino, ma egli ha visto te, e la tua immagine cattiva e ignobile potrebbe imprimersi nel suo cuoricino indifeso. Tu non lo sai, ma potresti avere seminato un seme cattivo in lui e quel seme potrebbe crescere, e tutto perché non sei stato cauto in presenza dei bambini, perché non hai nutrito in te stesso l'amore vigile, attivo"


"[...] Benedico ogni giorno il sorgere del sole, e il mio cuore continua a rallegrarsene, ma già lo amo di più al tramonto, quando ci illumina con gli ultimi raggi lunghi, obliqui, e porta tanti ricordi dolci, pacati, pieni di commozione: care immagini di tutta una vita lunga e benedetta - e sopra a tutti la verità divina che commuove e tutto riconcilia e perdona!" (Parte seconda, libro VI - II: "Della vita del santo monaco...")