venerdì 10 settembre 2021

LETTERA 437- AGOSTO 1880: COME LAVORA

 




437 

A K.P. Pobedonoscev 

16 agosto 1880, Staraja Russa

Staraja Russa 16 agosto/80.

Stimatissimo e gentilissimo Konstantin Petrovič. Vi ringrazio di tutto cuore per la Vostra gentile, magnifica e incoraggiante lettera. Dico proprio incoraggiante perché come uomo ho sempre bisogno dell'incoraggiamento di coloro nei quali ho fiducia, e di cui stimo profon damente l'intelletto e le idee. Ogni volta che scrivo qualcosa e la mando in stampa, mi sembra di cadere in uno stato febbrile. Non che non creda in quello che scrivo, ma c'è sempre una domanda che mi angoscia: come la prenderanno? Avranno intenzione di cogliere l'essenza della questione? Non farò più danno che bene a pubblicare le mie più recondite convinzio ni? Tanto più che sono sempre costretto a esprimere certe idee soltanto per sommi capi, quando invece richiederebbero un maggiore sviluppo e argo mentazioni. Il parere di persone come Voi mi è perciò di grande supporto.


Significa che non ho sbagliato tutto, significa che mi hanno capito coloro dei quali ho a cuore l'intelletto e il giudizio spassionato, e perciò la fatica non è stata vana.

Ve lo dico con franchezza: sto per terminare i Karamazov. Quest'ulti ma parte, lo vedo e sento da me, è così originale e diversa da come scrivo no gli altri, che non mi aspetto alcuna approvazione da parte della nostra critica. Il pubblico, i lettori sono un'altra storia: mi hanno sempre sostenu to. Vi sarei estremamente riconoscente se poneste attenzione a quanto ver rà pubblicato nel fascicolo di agosto di Russkij vestnik (che al momento è ancora in fase di stampa) e poi di settembre, in cui terminerà la 4ª e ultima parte dei Karamazov. Nel libro di settembre ci sarà il processo, procuratori e avvocati - tutto verrà presentato sotto una luce particolare.

Rompendo gli indugi, ho deciso che il prossimo anno pubblicherò il Diario di uno scrittore. L'«unico fascicolo di quest'anno» ha avuto un suc cesso inconfutabile di pubblico: in tre giorni sono andate a ruba 3000 copie nella sola Pietroburgo, e io ne ho stampate in tutto 4200 copie. Mi sa che mi toccherà fare una ristampa. Mia moglie mi ha riferito con quale gentilez za l'avete accolta. Vi ringrazio per avermi spedito il «Diario di Varsavia».9 alla fin fine Leont'ev è un po' un eretico - non trovate? A ogni modo Ve ne parlerò di persona quando mi trasferirò a Pietroburgo alla fine di settem bre, nei suoi giudizi ci sono molte curiosità. Vogliate accettare, stimatissi mo Konstantin Petrovič, non solo l'attestato dei miei più sinceri sentimenti, ma della profonda e splendente speranza del bene che tutti, e non io solo, ci

attendiamo dalla Vostra nuova bellissima attività. Il Vostro seguace e ammiratore

F. Dostoevskij.

1880-1881

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