martedì 7 settembre 2021

LETTERE 355-356/MAGGIO 1878: Morte Alesa e PROPOSTA A KATKOV





 



1878

MORTE FIGLIO ALESA

355 

A N.M. Dostoevskij 

16 maggio 1878, San Pietroburgo

Martedì 16 maggio/78

Caro e amato fratello Nikolaj Michajlovič, oggi è mancato il nostro Aleša ³5 per un improvviso attacco di mal caduco che non si era mai presentato pri ma. Ieri era allegro, correva, cantava e oggi giace sul tavolo. L'attacco è inizia to alle 9.30 del mattino e alle 2.30 Lešečka è morto. Lo seppelliamo giovedì 18 al cimitero Boľšoj Ochtenskij. Addio, Kolja, raccomanda Lëša, spesso lo coc colavi (ricordi quando faceva l'ubriaco: Van'ka lo semo?). Tristezza infinita.

Piangiamo tutti.

Tuo fratello F. Dostoevskij.

P.S. Sai per caso dove vive Fëdor Michajlovič?³7 Bisognerebbe avvisarlo.


IN CERCA DI UN EDITORE PER I KARAMAZOV

356 

Ad A.G. Dostoevskaja 

20-21 giugno 1878, Mosca

Mosca. Martedì. 20 giugno, sera.

Buonasera, dolce Anja. La tua salute è la cosa più importante. Fedja e Lilja stanno bene? Bada a loro, mi raccomando. Ti comunico l'essenziale, trala scio i particolari che ti dirò poi a voce. Il viaggio mi ha stancato moltissimo, tanto che non mi sono ancora adesso ripreso, e in treno mi sono beccato pure una brutta tosse (colpa degli spifferi) che più brutta non si può. Sia mo arrivati a Mosca di sera, alle 11 passate. Ho preso una stanza al Vic toria sullo Strastnoj boulevard. Prendo la carrozza e chiedo al vetturino: «L'albergo è buono?»>. «No, signore, non lo è.» Quella risposta secca e decí sa mi ha sorpreso. «Perché non lo è?» «Nessun ospite per bene si fermereb be li.» «Come mai?» «È solo di facciata.» Non ci si ferma mai nessuno, solo i più sprovveduti. Le stanze funzionano come alla banja. Scende la notte e i cavalieri ci portano le ragazze dallo Strastnoj boulevard, le occupano per un'ora. Lo sanno tutti, capitano anche degli scandali. Gli ho chiesto quale fosse un albergo migliore. Ha parlato molto bene dell'Evropa, di fronte al teatro Malyj (che è vicinissimo allo Strastnoj boulevard). Gli ho ordinato allora di andare all'Evropa. In effetti ci sono soltanto famiglie e hanno l'a ria di persone per bene. Mi hanno dato una stanza per 2 r. e 50 c., caruccio e al secondo piano, ma salire al 3° mi sembrava dura e l'ho presa. Non ho chiuso occhio per tutta la notte, tormentato dagli attacchi di tosse che mi soffocavano. Mi sono alzato alle 10 di mattina, la tosse è scomparsa (ades so, di sera, sta tornando). 

Passate le 12, mi sono diretto da Katkov e l'ho trovato in redazione (vive in dacia e fa la spola). Katkov mi ha accolto calo rosamente, benché con una certa cautela. Ci siamo messi a parlare del più e del meno e all'improvviso si è scatenata una tempesta micidiale. Ho pen sato: se gli parlo della mia questione,³8 dirà di no, la tempesta non sarà fini ta e mi toccherà stare lì, respinto e umiliato, finché l'acquazzone non passa. Tuttavia ero obbligato a parlargliene. Ho esposto tutto in modo chiaro e di retto. Quando ha sentito che avevo desiderio di stampare da lui il viso gli si è illuminato, ma appena ho accennato ai 300 rubli per foglio e alla somma in anticipo ha sussultato. 


«Vedete»> mi ha detto «<proprio la settimana scor sa ci siamo riuniti in consiglio: continuare con Russkij vestnik o chiuder lo per il prossimo anno? Perché io stesso, per via della mia salute, non ho le forze di star dietro a entrambe le pubblicazioni (Moskovskie vedomosti e Russkij vestnik), perciò permettetemi di meditare che cosa rispondervi, poiché si dovrà decidere se continuare ancora la rivista, con spese consistenti.>> Saputo che sarei rimasto a Mosca per 3, 4 giorni, mi ha promesso di darmi una risposta domani, mercoledì, il 21, motivo per cui mi ha chiesto di pas sare da lui in redazione alle 2 del pomeriggio.

molto i Sono le 10 di sera di martedì 20 e io sono qui e penso che domani mi dirà senz'altro di no. Se invece accetterà, punterà ad abbassare 300 r. Ti spedirò domani questa lettera, il 23,39 dopo che mi sarò visto con Katkov e perciò lascio per domani il poscritto da cui verrai a sapere subi to tutto.

L'acquazzone ha dato un minuto di tregua e tra il primo e il secondo scroscio ne ho approfittato per andare da mia sorella Varja, dalla quale ho aspettato fino alle 5 che il tempo si rimettesse. Una volta tornato in alber go, ho pranzato e passate le 6 sono andato al Giardino Neskučnyj4º da So lov'ëv (2 rub. per la carrozza - andata e ritorno). L'ho trovato molto strano, cupo e sciupato. Gli ho raccontato tutto con franchezza. Si è molto meravi gliato che Lavrov (e un altro tizio) non siano stati da me. Ora non sa dove sia Lavrov (ma non è a Mosca). Jur'ev invece è in un altro governatorato, in campagna. Detto ciò, il loro desiderio di acquistare il mio romanzo è genu ino e sono persone abbienti. Ma adesso non si riesce né a vedersi né a scri versi, la loro proposta arriverà se mai a settembre.4¹ Penso però che a quel punto qualcun altro farà la sua offerta. In ogni caso, quando tornerò a Sta raja Russa, riprenderò a lavorare. Se però Katkov dice di no, fino a ottobre toccherà vivere Dio solo sa come.

Io e Solov'ev abbiamo deciso di andare a Optina Pustyn42 venerdì (go vernatorato di Kaluga, al confine con quello di Tula, distretto Kozel'skij). Solov'ev passerà da me in albergo domani alle 5 del pomeriggio.

Non sono stato dai librai, ci vado domani. Non sono ancora andato da Elena Pavlovna, anche da lei passo domani. Addio, Anja, ti abbraccio. Do mani il poscritto dal quale dipenderà gran parte del nostro futuro. So no stanco morto. Bacia i bambini, di' loro che il papà li bacia. Bacia anche Vanja. 43 Saluti ad Anna Nikolaevna. Ho una paura atroce per i bambini. Ti bacio molto. Attendi il poscritto (Mosca, Albergo Evropa, di fronte al Tea tro Malyj, occupo la numero 21).

Mercoledì 11 del mattino (21 giugno)

P.S. Aggiornamenti: Katkov mi ha appena mandato dalla redazione un fat torino scusandosi di non potermi dare oggi una risposta perché, per un concorso di circostanze sorte improvvisamente, deve partire subito per la campagna (il fattorino ha usato un'altra parola: proprietà), perciò mi chie deva di andare da lui l'indomani, giovedì 22, ovvero, andare in redazione dove riceverò la sua risposta. Significa che domani è già di ritorno.

Non ci vedo niente di buono in tutto questo. Non importa. Addio, tesoro. Domani ti scrivo il verdetto e spedisco in serata.44 Ora ti spedisco questa lettera. Oggi faccio il giro dei librai [...]45 Bacio i bambini.

Tuo F. Dostoevskij.

N.B. Stanotte ho dormito di nuovo 4 ore in tutto. Ho i nervi terribilmente Scossi. Anche lo stomaco non va.


Il giorno successivo Dostoevskij scriverà alla moglie che Katkov aveva acconsentito alla pubblicazione della nuova opera e all'anticipo richiesto.