martedì 7 settembre 2021

LETTERE 367-369 MAGGIO 1879: LIBRO QUINTO PRO E CONTRA - CENSURE



367 

A N.A. Ljubimov 

10 maggio 1879, Staraja Russa

Egregio signore,
 stimatissimo Nikolaj Alekseevič,
Oggi ho inviato a Vostro nome alla redazione di Russkij vestnik due fogli e mezzo (meno non potevo) dei Fratelli Karamazov per il prossimo fascicolo di maggio di Russkij vestnik.

È il libro quinto, intitolato «Pro et contra», ma non tutto, è soltanto me tà. 

La seconda metà di questo quinto libro sarà spedita a tempo debito per il numero di giugno e sarà di tre fogli di stampa. Sono stato costretto a divide re in 2 fascicoli di Russkij vestnik il quinto libro del mio romanzo perché 

1) se anche ce l'avessi messa tutta, lo avrei terminato comunque alla fine di mag gio (con i preparativi e il trasferimento a Staraja Russa ho accumulato troppo ritardo) e di conseguenza non avrei ricevuto le bozze che per me sono fon damentali; 

2) il libro quinto, nella mia visione, è l'apice del romanzo e deve es sere concluso con particolare accuratezza. 

L'idea, come vedrete dal testo che Vi ho inviato, è di illustrare l'estremo sacrilegio e il germe dell'idea di distru zione presente nella nostra epoca in Russia, nell'ambiente dei giovani, ormai dissociati dalla realtà, e oltre al sacrilegio e all'anarchia, illustrare la loro stessa confutazione che prende forma nelle ultime parole dello starec morente Zosima, uno dei personaggi del romanzo. 

Data la palese difficoltà del compito che mi sono assunto, sarete comprensivo, stimatissimo Nikolaj Alekseevič, e perdonerete che abbia ritenuto più opportuno suddividere in 2 libri il capito lo più importante piuttosto che rovinarlo per la troppa fretta. 

Il capitolo nel complesso sarà pieno di azione. 

Nella parte che Vi ho a limito a descrivere il carattere di uno dei protagonisti del romanzo nel momento in cui esprime le proprie convinzioni di fondo. Tali convinzioni sono esattamente quello che io identifico come sintesi dell'anarchismo russo con temporaneo. La negazione non già di Dio, ma del senso della Sua creazione. In fondo il socialismo è sorto e ha preso le mosse dalla negazione del senso della realtà storica, spingendosi fino a pianificare la distruzione e l'anarchismo. I principali anarchici erano, in molti casi, persone sinceramente con vinte. Il mio protagonista tocca un argomento, secondo me, inconfutabile: la follia della sofferenza dei bambini da cui deriverebbe l'assurdità di tutta la realtà storica. 

Non so se ho fatto un buon lavoro, ma so che questa mia figura è al massimo grado reale. 

(Nei Demoni c'erano moltissime figure tacciate di essere fantastiche, poi invece, guarda un po', la realtà ha dato conto di tut te, perciò erano state correttamente intuite. K.P. Pobedonoscev, per esempio, mi ha raccontato due o tre episodi di anarchici arrestati che assomigliavano straordinariamente a quelli da me descritti nei Demoni.) 

Tutto ciò che viene detto dal mio protagonista nel pezzo che Vi ho mandato si basa sulla realtà. Tutti gli episodi sui bambini sono accaduti, sono stati pubblicati sui giorna li e posso indicare anche dove, non mi sono inventato niente. Il generale che aizza i cani contro il bambino e tutta quella vicenda è un fatto realmente ac caduto, era stato stampato lo scorso inverno, mi pare, su Archiv 20 e ripreso da molti giornali. 

Il sacrilegio del mio protagonista sarà magistralmente confutato nel prossimo libro (di giugno), al quale sto lavorando ora con timore, trepidazione e profonda deferenza, ritenendo il mio compito (l'annientamento dell'anarchismo) una battaglia civile. 

Auguratemi buona fortuna, stimatissi mo Nikolaj Alekseevič. appena

Attendo le bozze con estrema impazienza. L'indirizzo è: Staraja Russa, a F.M. Dostoevskij.

PROBLEMI DI CENSURA

Nel testo inviato non mi pare ci sia una singola parola indecente. Ci sono soltanto dei vessatori di una bambinetta di 5 anni i quali l'hanno allevata e, poiché lei non riusciva a chiedere di andare in bagno di notte, la ricoprivano delle sue stesse feci. Ma Vi chiedo, Vi imploro di non toglierlo. È tratto da un processo penale in corso. In tutti i giornali (2 mesi fa appena, il caso MEKLENBUR, lA MADRE, SU GOLOS), La parola feci era stata lasciata. Non indoriamo la pillola, Nikolaj Alekseevič, sarebbe troppo, troppo triste! 

Non scriviamo mica per i ragazzini di 10 anni. Sono del resto convinto che non avreste toccato il mio testo, anche se non Ve lo avessi chiesto. 

LA CANZONE DI SMERDIAKOV

Un'ultima sciocchezza. Il servo Smerdjakov canta una canzonaccia popolare,
dove c'è il distico:

Corona gloriosa
Se il mio tesoro fosse in salute

La canzone non l'ho composta io, ma è stata scritta a Mosca. L'avevo sentita ormai 40 anni fa. Era stata composta da alcuni commessi di 3° livello ed è poi arrivata ai servitori, senza essere mai registrata da nessun raccoglito
re, anche io la uso per la prima volta. Ma il testo originale del distico è:

Corona imperiale Se il mio tesoro fosse in salute

Se perciò Vi viene comodo, mantenete pure la parola «imperiale»> al posto di «gloriosa» che avevo sostituito per l'occasione (gloriosa quindi scompare). 

Come va la salute di Michail Nikiforovič? Vi prego di porgergli i miei
più sentiti omaggi. Confermo i miei omaggi alla Vostra sposa.
Vogliate accettare, stimatissimo Nikolaj Alekseevič, l'attestato della mia sincera stima e dei miei migliori sentimenti verso di Voi.
Vostro devoto F. Dostoevskij.
P.S. Non si potrebbe aggiungere nell'ultima pagina un avviso: la conclusio
ne del libro 5° <<Pro et contra» apparirà nel sesto libro? 

Invierò il testo per il numero di giugno entro il 10 giugno (al più tardi), ma forse anche prima. In tal modo rispetterò i tempi di consegna e spedirò anche prima del 10 di ogni mese. la pubbliczione avverrà ogni mese senza interruzioni.






369
19 MAGGIO 1879
A POBEDONNOSCEV (consigliere dello zar)


IL SACRILEGIO E LA CONFUTAZIONE DEL SACRILEGIO:
il sacrilegio l'ho terminato e spedito, la confutazione la manderò per il numero di giugno