martedì 8 giugno 2021

NARRAZIONE E DURATA DEGLI EVENTI


 

TEMPO:
1° libro:
è tutto un flash-back sul passato della famiglia Karamazov.
Il narratore chiarisce subito che il delitto di Fedor è avvenuto 13 anni prima:

Aleksej Fëdoroviè Karamazov era il terzo figlio di un proprietario
terriero del nostro distretto, Fëdor Pavloviè Karamazov, assai noto ai suoi tempi (e del resto ancor oggi ricordato fra noi) per la sua tragica e oscura fine, avvenuta esattamente tredici anni fa e della quale parlerò a tempo debito."

Dunque forse sitratta del 1866 se il presente corrisponde al 1879, data di pubblicazione del libro.
L'arco di tempo considerato dal flash-back è il trentennio precedente: i due matrimoni di Fedor, la nascita e la crescita e l'educazione dei tre figli.

Età dei personaggi nel 1866:
Fedor 55 anni, Mitia 28, Ivan e Smerdiakov 24, Aleksei 20;
Miusov 50 e Zosima 65.
2° libro:
inizia con il racconto diretto della riunione della famiglia Karamazov nella cella dello starec (anticipata nelle ultime righe del libro primo)

...Era una magnifica, limpida, tiepida giornata di fine agosto".

D. indica gli orari con meticolosità.

L'incontro con lo starec era fissato per le undici e mezza circa, subito dopo l'ultima messa.
Dopo la visita all'eremo, il padre igumeno prega umilmente voi tutti
di recarvi a pranzo da lui. All'una, non più tardi.


E ancora:

I rintocchi dell'orologio aiutarono a cominciare la conversazione. Il
piccolo e modesto orologio a pendolo batté rapido le dodici


«È l'ora dell'appuntamento, esatta esatta», gridò Fëdor Pavloviè, «e mio figlio Dmitrij Fëdoroviè non si è ancora visto. Chiedo scusa per lui, santo starec!»

L'assenza dello starec dalla cella era durata venticinque minuti circa. 
 Erano già le dodici e mezza e Dmitrij Fëdoroviè, la persona per la quale erano tutti lì convenuti, non si era ancora presentato. 

  «Abbiate la generosità di perdonarmi per avervi fatto aspettare tanto a lungo. Ma Smerdjakov, il servitore mandato da mio padre, alle mie reiterate domande sull'ora dell'incontro mi ha risposto due volte, con aria molto sicura, che era fissato per l'una. Adesso vengo a sapere inaspettatamente...»

l monacello taceva e ascoltava. Durante il tragitto attraverso il boschetto si limitò a far notare che il padre igumeno li stava aspettando già da un pezzo, erano in ritardo di più di mezz'ora.


Per raccontare poco più di due ore (gli ospiti arrivano alle 11.30 circa e se ne vanno dopo l3.30) D. impiega tutti gli 8 capitoli del libro.

Ma per giungere alla notte di questa stessa giornata, l'autore impiegherà tutti gli 11 capitoli del 3° libro.
Dunque due libri per mezza giornata!
Il tempo della narrazione è enormemente dilatato rispetto alla durata reale degli eventi
e il lettore rischia di perderne la percezione.