lunedì 31 maggio 2021

Pëtr Fomiè Kalganov.




 Giunsero in due vetture: nella prima, una lussuosa carrozza tirata da una pariglia di costosi cavalli, arrivò Pëtr Aleksandroviè Miusov in compagnia di un lontano parente, un uomo molto giovane, sui vent'anni, Pëtr Fomiè Kalganov. 


Questo giovanotto stava per entrare all'Università; Miusov, presso il quale viveva in quel periodo, lo voleva indurre a seguirlo all'estero, per iscriversi all'Università di Zurigo o Jena e completare lì gli studi. 

Il giovanotto non si decideva. Egli era pensieroso e come distratto. 


Aveva un viso gradevole, una corporatura robusta ed era di statura piuttosto alta. 


Nel suo sguardo si notava una strana immobilità: al pari di tutte le persone distratte, a volte fissava a lungo le persone, senza vederle affatto.

Era taciturno e alquanto goffo, ma a volte - ma solo quando si trovava a quattr'occhi con qualcuno - egli diventava all'improvviso terribilmente loquace, infervorato e gaio e rideva a sproposito. 

Ma la sua animazione svaniva con la stessa rapidità con la quale era sopraggiunta. Era sempre vestito impeccabilmente, persino con ricercatezza; aveva già acquisito un certo patrimonio che lo rendeva indipendente e si aspettava di migliorare ancora la sua posizione. Era amico di Alëša.