mercoledì 7 dicembre 2016

CASA DI SAMSONOV

LA CASA DI SAMSONOV



La casa era vecchia, cupa, molto spaziosa, a due piani, con dipendenze e un'ala annessa. Al piano inferiore vivevano i due figli sposati di Samsonov con le loro famiglie, l'anziana sorella e una figlia zitella. Nella dipendenza erano sistemati i suoi due commessi, uno dei quali con famiglia numerosa. Sia i figli sia i commessi stavano molto stretti nelle loro abitazioni, eppure il vecchio riservava a sé tutto il piano superiore della casa e non permetteva neanche alla figlia, che lo accudiva, di vivere con lui, tanto che quella era costretta a correre su da lui a orari prestabiliti e ogni volta che il padre la chiamava, nonostante la sua asma di vecchia data. 

Il piano superiore constava di una moltitudine di grandi camere di rappresentanza

arredate secondo il vecchio stile dei mercanti, con lunghe e monotone file di sgraziate sedie e poltroncine di mogano lungo le pareti, lampadari di cristallo ricoperti da fodere, e cupi specchi alle pareti fra le finestre. Tutte quelle stanze rimanevano completamente vuote e disabitate, poiché il vecchio malato si era ormai ridotto in un'unica stanza, la sua piccola e remota stanza da letto, dove era servito da una vecchia cameriera, con i capelli raccolti sotto un fazzoletto, e da un "garzone" che di solito sedeva su una panca dell'ingresso. Il vecchio non era quasi più in grado di camminare a causa del gonfiore alle gambe, solo di rado si alzava dalla sua poltrona di pelle, e la vecchia che lo sorreggeva sotto braccio lo accompagnava su e giù per la stanza