mercoledì 7 dicembre 2016

CASA DI GRUSHENKA

CASA DI GRUSHENKA





Grušen'ka viveva nella zona più animata della città, nei pressi della piazza della Cattedrale, in casa della vedova del mercante Morozov, da cui aveva preso in affitto una piccola dipendenza in legno che dava sul cortile.

La casa dei Morozov invece era grande, in muratura, a due piani, vecchia e d'aspetto oltremodo sgradevole; ci viveva la padrona di casa, una vecchia signora, che conduceva vita isolata insieme a due nipoti, anch'esse zitelle molto avanti negli anni.

La vedova non aveva necessità di affittare la dipendenza, ma era noto a tutti che aveva accettato di prendere Grušen'ka come inquilina (quattro anni prima) solo per far piacere al mercante Samsonov, suo parente, generalmente riconosciuto come protettore di Grušen'ka.

Si diceva che nel sistemare la sua "favorita" dalla Morozova, lo scopo primario del vecchio geloso fosse stato quello di far sorvegliare la condotta della nuova inquilina dall'occhio vigile della vecchia. Ma l'occhio vigile di questa si era ben presto rivelato completamente inutile ed era andata a finire che la Morozova si vedeva molto di rado con Grušen'ka e non la importunava più con alcun tipo di sorveglianza.


Grušen'ka viveva molto modestamente e la sua casa era tutt'altro che lussuosa.

Nella dipendenza occupava tre camere in tutto, arredate dalla padrona di casa con mobili in mogano, secondo lo stile degli anni '20.

Quando Rakitin e Alëša entrarono in casa sua, il crepuscolo era già avanzato, ma le camere non erano ancora illuminate.


Grušen'ka era in salotto, sdraiata su un ampio e sgraziato divano con lo schienale in mogano, duro e rivestito di un cuoio logoro e bucato da tempo. Poggiava il capo su due cuscini bianchi e soffici che aveva preso dal letto. Stava sdraiata supina, immobile, con le braccia sotto il capo.